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L’IC Cassola di Cecina primo in Italia a proporre un corso di educazione etica, emotiva e sociale

Tutti i docenti sono stati invitati a seguire un programma di 10 ore


Per la prima volta in Italia un istituto comprensivo ha proposto ai suoi docenti un corso sull’educazione etica, emotiva e sociale. Si tratta dell’Istituto Comprensivo Cassola di Cecina, in provincia di Livorno, che ha coinvolto insegnanti che vanno dall’infanzia alla secondaria di primo grado. È stato un progetto di formazione di 10 ore, di introduzione al SEE Learning – ovvero Social, Emotional, and Ethical Learning, in italiano “Apprendimento sociale, emotivo ed etico” – un programma internazionale elaborato da Emory University, con il contributo di un gruppo di esperti di fama mondiale, tra i quali Daniel Goleman, il padre della teoria sull’intelligenza emotiva. 

L’iniziativa è partita grazie all’entusiasmo di Alessandra Carugi, docente di sostegno dell’Istituto Comprensivo Cassola e le sue colleghe Lucia Cruschelli e Rita Iacoviello che, dopo aver partecipato alla prima formazione SEE Learning e alla sperimentazione triennale del progetto in classe, hanno trovato il supporto della preside Cecilia Cariello per proporre un corso, ideato ad hoc, a tutto il corpo docente dell’istituto.

“Ho preso questa decisione – spiega la dirigente – perché l’Istituto Cassola che mi trovo a dirigere nasce nell’anno scolastico 2023-24. È un Istituto di nuova istituzione, ovvero nasce dall’accorpamento di una Direzione didattica e una parte di una scuola Secondaria di I grado. Anche io ero “nuova”! Mi sono quindi trovata ad affrontare la costruzione di una scuola che deve trovare una propria identità. 

La comunità “educante” con i suoi attori si concretizza nella rete di soggetti, docenti, famiglie, personale scolastico che, in un determinato territorio, si assume una responsabilità condivisa per la crescita dei bambini, delle bambine e degli adolescenti; attori che si impegnano a garantire il benessere e la crescita di bambini/ragazzi per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa. Una “comunità educante” in cui tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo educativo devono essere capaci di lavorare in sinergia: di condividere strumenti, modalità organizzative e pratiche di lavoro; di individuare comuni prospettive di senso e di cambiamento. 

In questo quadro è ancora più necessario esercitare competenze relazionali e un’etica fondata su valori umani di base come la gentilezza, l’empatia, la compassione, riconoscendo l’interdipendenza e l’influenza che persone e sistemi hanno fra loro. Il SEE Learning è quindi strumento di costruzione di comunità ed è per questo che la proposta è stata condivisa e accolta da tutto il Collegio dei Docenti.”

Il corso, che si è svolto online per agevolare la partecipazione, ha previsto parti di teoria, di pratica, di esercizi, attività esperienziali, lavori in gruppo e momenti di condivisione. Tra gli argomenti in agenda: come creare una classe accogliente, il funzionamento del sistema nervoso, l’alfabetizzazione del corpo in relazione alla gestione emotiva, la zona di resilienza, il dialogo consapevole, le strategie di autoregolazione, i principi dell’interdipendenza.

“Come insegnante di sostegno in questi tre anni di sperimentazione – spiega Alessandra Carugi – ho avuto l’opportunità, con il supporto dei colleghi, di proporre il programma nelle mie classi e posso dire di aver visto i benefici che può portare l’educazione emotiva, etica e sociale ai ragazzi, sia individualmente che nel gruppo. Il programma ha una struttura educativa inclusiva e si può inserire all’interno delle ore di Educazione Civica, promuovendo valori universali di uguaglianza, equità, solidarietà.

Si tratta di un percorso personale e collettivo che sviluppa l’acquisizione di competenze specifiche come la consapevolezza emotiva, la resilienza, la gentilezza e migliora l’empatia e la comprensione dell’altro. Porta in aula nuovi concetti, come interdipendenza e pensiero sistemico, offrendo l’opportunità di esplorare ambiti personali e sociali. Attraverso i diversi materiali e le pratiche laboratoriali sperimentate in classe, i ragazzi hanno la possibilità di esplorare e accogliere le proprie emozioni, con gentilezza, senza giudizio, di migliorare la fiducia, riuscendo ad affrontare quello che succede con maggiore consapevolezza, risolvendo i problemi e i conflitti in modo più costruttivo e sereno. In una classe accogliente gli alunni si sentono più liberi di esprimersi e sono capaci di comprendere i punti di vista altrui in maniera più aperta e flessibile.

Riuscire a estendere questa formazione a tutto l’Istituto, proponendo la partecipazione delle classi della scuola primaria e dell’infanzia, offre l’enorme vantaggio di un apprendimento emotivo, sociale, etico precoce. Un piccolo seme dalle grandi potenzialità che, nelle diverse età e contesti, può aiutare i ragazzi ad affrontare le difficoltà e le continue sfide di questo periodo storico, dando loro un supporto efficace nel momento presente e gettando le fondamenta per una trasformazione che potenzialmente può proseguire tutta la vita, nel loro percorso di crescita e trasformazione.”

Foto: LumiNola – iStock


Pubblicato il 3 Febbraio 2024 da eduEES

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